Villaggio Matteotti: la ricerca sul metodo.
L'Unité d'Habitation: Modulor.
Narkomfin: Ibrido.
Piccolo Marco.
critica sapere potere norma normalità valori funzione tempo gerarchia ordine spazio visione relazione confronto _________ [_definizioni in arrivo]
30 novembre 2011
Tre macchine di distribuzione
Tre esempi distributivi
Narkomfin: una casa non del tutto comune
Unité d'habitation: un'eccessiva modularità
Villaggio Matteotti: architettura come libertà
Il Narkomfin, il Villaggio Matteotti e l'Unité d'Habitation
Qualcuno era comunista perché con accanto questo slancio ognuno era come più di se stesso, era come due persone in una. Da una parte la personale fatica quotidiana e dall’altra il senso di appartenenza a una razza che voleva spiccare il volo per cambiare veramente la vita.
No, niente rimpianti. Forse anche allora molti avevano aperto le ali senza essere capaci di volare, come dei gabbiani "ipotetici". Giorgio Gaber.
Andrea Vissio
RIFLESSIONE CRITICA SU TRE ARCHITETTURE RIVOLUZIONARIE
UNITE' D'HABITATION DI MARSIGLIA : arrogante pretesa di imporre agli individui le relazioni sociali che devono coltivare in un luogo opprimente.
VILLAGGIO MATTEOTTI: la chiara gerarchizzazione degli spazi e lo sviluppo orizzontale del progetto costituiscono due caratteri esemplari.
NARKOMFIN: la generosità delle riflessioni che precedono l'edificio costituisce il punto di partenza del progetto ma, allo stesso tempo, segna la sua fine.
Viola Bodiglio
Tre differenti modelli distributivi da studiare e comprendere:
- il Narkomfin, passato inosservato per cause di forza maggiore;
- il Villaggio Matteotti, autoescluso dalla società da percorsi veicolari che impediscono il reale attraversamento del villaggio;
- l'Unité d'Habitation, che rompe la barriera tra edificio e città mantenendo ugualmente intatta la sfera della vita privata.
Caterina Garbaccio
- il Narkomfin, passato inosservato per cause di forza maggiore;
- il Villaggio Matteotti, autoescluso dalla società da percorsi veicolari che impediscono il reale attraversamento del villaggio;
- l'Unité d'Habitation, che rompe la barriera tra edificio e città mantenendo ugualmente intatta la sfera della vita privata.
Caterina Garbaccio
Grandi Esempi Distributivi
Sperimentare, il punto fermo di queste tre grandi macchine distributive, oltre che grandi progetti.
MATTE0TTI: progettare con partecipazione, importanza non solo alla costruzione, mai monotona, ma anche agli spazi comuni e pubblici, il verde domina e spezza il grigiore del cemento.
UNITE: distaccamento dal caos quotidiano nelle unità, possibilità di avere molti servizi senza uscire dall'edificio, una città in verticale. Imponente.
NARK0MFIN: nata come utopia, vivere una vita collettiva, coesistenza tra pubblico e privato; tutto ciò non funziona, ora è abbandonato a se stesso.
Esperimenti architettonici.
L'architettura, come altre discipline, non può
evolversi senza sperimentare.
E l'abitazione è la creazione architettonica
che più spesso necessita di cambiamenti e innovazioni.
Tre esperimenti
che ci raccontano tre diversi modi di far si
che nel bene e nel male
l'architettura possa evolversi verso il futuro.
Alice Gallareto.
25 novembre 2011
Consegna 3 ::: Lettura critica
CASI STUDIO Narkomfin - Unitè - Villaggio Matteotti
MODALITA' Un testo critico per ognuno dei tre progetti, con immagine di riferimento opportunamente selezionata, e schemi di distribuzione. Il focus è la distribuzione, partendo da una posizione critica e non da una descrizione del progetto o del processo che porta alla progettazione e realizzazione. Tutti questi elementi saranno tuttavia la base per qualsivoglia presa di posizione critica, che deve sempre essere argomentata a fondo.
CARATTERI tra 2.000 e 5.000 battute (x3)
ETICHETTE
- consegna_03
- testo critico
- (a piacere)
CONSEGNA sul blog, sull' FTP e cartacea in classe, il tutto entro giovedì. Coloro che per motivi vari non potessero essere presenti alle lezioni è richiesta comunque la consegna informatica e cortesemente anche un avviso via mail ad uno degli assistenti.
24 novembre 2011
23 novembre 2011
17 novembre 2011
Isolato su via Berthollet
Questa tipologia edilizia ad alta densità, a chiostrina centrale, consente un massimo sfruttamento dell'area ed un massimo adattamento anche alle piccole irregolarità della forma dell'isolato. Seppur ogni edificio confini con quello adiacente mediante tre pareti cieche, esso presenta all'interno una piccola corte in grado di fornire luce e ricambio d'aria costante.
Marco Perusia
Marco Perusia
Tavola a CORTE
Ho ricostruito un percorso per illustrare la distribuzione dal castrum romano fino alla facciata di un' abitazione nel centro storico di Torino.
La distribuzione della tavola stessa vuole rievocare la forma di un isolato a corte.
Piccolo Marco
La distribuzione della tavola stessa vuole rievocare la forma di un isolato a corte.
Piccolo Marco
DISTRIBUZIONE CASA CIBRARIO1
1851-2011 Distribuzione degli alloggi in base all'importanza del ceto sociale.
Sia la distribuzione che la grandezza degli alloggi, dell'edificio costruito 160 fa, erano stati pensatiin base all'importanza di chi ci andava ad abitare: nobili sul primo e secondo piano, servitù terzo e quarto piano e il custode, all'interno della corte (che controllava costantemente l'edificio e gli eventuali estranei che arrivavano dalla porta principale a mo' di panopticon).
A quest'ultimo, data la poca importanza, non era stato neanche progettata la toilette (venne costruita poi nel 1920).
Martina Tomatis
isolato nell' isolato
All' interno dell' isolato ottocentesco si sviluppa un altro intero "mondo". Case di 3 piani formano un quartiere all'interno della corte. E' come se gli abitanti di questa piccola parte d'isolato si fossero fermati nel tempo.
18 febraio 1839
L'isolato
La distribuzione all'interno degli isolati urbani: ognuno ha la propria storia, forma, diversa composizione e stile. Ciascuno è praticamente unico. Ho studiato in che modo le varie attività si intrecciano nell'utilizzo delle parti comuni, in particolare la corte interna dell'isolato che ho scelto. Di nuovo: ogni cortile ha una funzione diversa e svolge funzioni differenti.
Matteo Consoli
distribuzione d'impaginazione
In qusta esercitazione l'impaginazione stessa ha compito distributivo, essa riprende la forma dell'edificio con la corte centrale e con le strade attorno.
Come Parec, le scritte tentano di dare delle dimensioni, se nel contorno le scritte e le immagini definiscono la strada, nella parte centrale le scritte ricordano la disposizione fisica del costruito interno alla corte.
Andrea Tinazzo
Isolato urbano, Casa Cibrario
Questo edificio risale alla metà dell’ottocento e quindi
si sviluppa su diversi piani lungo ballatoi che si affacciano su due corti
interne. Su ogni livello sono distribuiti cinque appartamenti a cui si accede
mediante due vani scala. Nella pianificazione della mia tavola ho cercato di
focalizzare l’attenzione in modo schematico sulla distribuzione ed i percorsi
che si snodano all’interno dell’edificio.
Chiara Surra
Isolato moderno
un caso particolare: come la modernità trasforma un isolato urbano
un piccolo villaggio medioevale incassato insieme a mille altri nella griglia di una città, uno spazio che sembra studiato per la vita di comunità e per lo scambio di cultura, trasformato in un esheriano labirinto di passaggi angusti e nascosti che sembrano portare in un nulla infinito cosparso di parrucchieri e baristi che quasi nessuno conosce se non tramite pubblicità. é questo che vogliamo veramente?
Federico Pecollo
Federico Pecollo
"Dato un muro, che cosa succede dietro?"
Dinamiche e gerarchie distributive in un sistema di corti a San Salvario.
Analisi ripartizioni nella corte.
Analisi superfetazioni.
Gradazioni di privacy.
Cecilia Ferrando
Analisi ripartizioni nella corte.
Analisi superfetazioni.
Gradazioni di privacy.
Cecilia Ferrando
L' isolato urbano...
Dopo le valutazioni relative all' ultima consegna, ho cercato di rielaborare il mio lavoro in modo più originale e artistico. L'isolato preso in considerazione si trova nella zona San Salvario di Torino.
Angela Duzel
L'isolato urbano
vivere il ballatoio
Si stende il bucato, si cerca di riparare con tende il proprio ambiente domestico da sguardi indiscreti o dai raggi solari nelle ore più calde dell'estate.
C'è chi cura fiori e piante in vaso per portare un po' di natura nello spazio densamente costruito dell'isolato torinese, interamente occupato da condomini a corte.
Junior Perri
ISOLA (-TO)
Storie, volti, persone; un flusso di traffico umano si incontra e con lo sguardo talvolta si incrocia. Una marea di vite si infrange contro i flutti dell'ISOLA(-TO), rincorre il ritardo o passeggia in anticipo, entra ed esce, lascia un segno o passa furtiva. E dentro, la calma. Dentro altre storie, altre vite, altri volti. O forse sempre gli stessi. Si scoprono segreti, si svelano routine. E flussi più lenti e più umani si muovono e abitano nell'ISOLA(-TO).
Francesca Lisa
l'edificio solitario
Come una ricerca di approfondimento possa essere esposta tramite una storia a fumetti.
Carlotta Platano
Carlotta Platano
Distribuzione Corte Interna
Dervishaj Glen
Esplorando un isolato urbano torinese
la loro suddivisione
la loro trasformazione
i loro accessi
i loro flussi
le loro corti
le loro destinazioni d'uso
la loro luce e la loro ombra:
una grande rete distributiva in un solo isolato torinese.
Cristina Cassavia
L'isolato torinese
Non un isolato formato da quattro lati; che si affaccia su Corso San Maurizio vicino a Piazza Vittorio.
Questa conformazione tagliata di netto non regolare non come un qualunque altro classico isolato torinese.
Benedetto Alessandro
Questa conformazione tagliata di netto non regolare non come un qualunque altro classico isolato torinese.
Benedetto Alessandro
Le città invisibili
"A Cloe, grande città, le persone che passano per le vie non si conoscono. Al vedersi immaginano mille cose l'uno dell'altro, gli incontri che potrebbero avvenire tra loro, le conversazioni, le sorprese, le carezze, i morsi. Ma nessuno saluta nessuno, gli sguardi s'incrociano per un secondo e poi si sfuggono, cercano altri sguardi, non si fermano."
Le città invisibili, Italo Calvino
Caterina Garbaccio
Distribuzione all'interno dell'isolato torinese
Da differenti punti di vista
Le differenze nascoste tra i quartieri torinesi, nello specifico San Salvario e Centro.
Destinazioni d'uso differenti e target di destinazione residenziale identificabile dal pregio delle unità edilizie.
Andrea Nespola
Espèces d'espaces
Di ciò che c'era nell'800 non esiste più nulla, le stalle sono diventate palestre o negozi di moda, nei grossi androni per le carrozze passano solo enormi SUV, malsani e angusti sottotetti si sono trasformati in eleganti alloggi alla moda e i ballatoio ora sono bei tarrazzi o piccole loggette signorili.
Simone Bernardini
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